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ULTIMO ARTICOLO POSTATO ORDINI CAVALLERESCHI CRISTIANI
FAMIGLIE NOBILI DEI SEGGI DI NAPOLI Attualità politica e sociale.

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SALUTO

AFORISMA GIORNALIERO

PENSIERI, RIFLESSIONI E AFORISMI...

mercoledì 30 dicembre 2015

CHI È il CAVALIERE OGGI ?...

( CHI SONO OGGI...  Chi erano ieri ?…  Perché Cavalieri ? )

Prefazione dissertativa :

La pubblicazione di questa articolata dissertazione, sui CAVALIERI nasce dal fatto che in questa contemporaneità  degradata,  si avverte sempre di  più il bisogno interiore, di un ritorno alla gentilezza   dell'anima e degli intenti di oggi,  spesso solo pensati e non attuati.

Difatti si percepisce l'esigenza di uscire fuori dalla banalità e superficialità' del male, nonché di distaccarsi dalla mediocrità dell'essere ignavo, persona priva di motivazioni e volontà, non incline alla bellezza e nemmeno alla solidarietà mirata al traguardo del Bene Comune.

Questo essere è ugualmente colpevole come quelli, che spesso, egli stesso, accusa di operosità asociale.

Perseverare e quindi continuare ad inseguire tali tracce degradanti e deformanti, non tramanderà nulla di positivo ed esemplare alle nuove e future generazioni.

Ma Ahimè! Oggi, ogni essere dotato di buona volontà nonché di intento e ragione, ma soprattutto di discernimento, si soffermerà non solo su i significati etimologici dei termini , ovvero sulla loro specificità e secondo “ la storia dell' operosità dei Cavalieri “, ma indagherà pure, ricercando la comprensione  relativa a chi era il Cavaliere, e sin dalle origini, a meno che non sia un soggetto che ne discuta solo per far emergere la propria nullità o mediocrità vista nell' oggi, ed a Narcisio aggiunge l' ipocrisia per apparire “ forte e con i muscoli “.

Costui solitamente non è mai intento a stabilire chi e come debba essere oggi, il nuovo, moderno Cavaliere.

Tale mio desiderio di divulgazione, nasce soprattutto per diffondere tale conoscenza ai PIÙ, ovvero ai numerosi profani di ciò, quelli che si autodefiniscono persino Cristiani ( forse immeritati ed abusivi ), ma il mio pensiero si indirizza anche verso il mondo dei “ NON ”, riferendomi all'oligarchia settaria dei dotti incompresi dai più, quelli che solitamente “ sanno o credono di sapere tutto ” .

La mia dedica è anche indirizzata a coloro che considerano ogni materia di genere, soltanto di proprietà argomentale - pensante, di esclusività degli  accademici esperti di storia, espressione narrante, spesso gestita da una casta che talvolta dimostra di essere storicistica, e quindi altrettanto opinabile, e che in taluni casi ha dimostrato di essere solo buona a sottoscrivere recensioni a  pagamento per asini accreditati, o meglio servitori volontari di un certo mondo politico-editoriale, molto vicino al “ domino ” di potere governativo...

Inoltre un pensierino vada pure a gli iniziatici, Massoni degni di tale nome, ad ogni libero muratore, oppure ad altri massoni di ogni ordine, loggia e grado, talvolta “ smemorati o distratti ”.

Il mio pensiero vada pure a quelli “persi e smarriti” perché deviati, in specifico ai “coltivatori “ di aristocrazia materiale, e chissà se recuperabili...

Questi sono carenti di riflessioni , e per mancanza di preistruzione argomentale quasi su tutto , gente poco idonea per poter distinguere il “ Sacro dal profano ”.

Pertanto bisogna porsi in allerta, in considerazione della confusione mentale generata da certi “ nuovi e vecchi ordini Cavallereschi “, (forse presunti ), composti da “ Cavalieri “ non sempre degni di tale titolo denominato, e talvolta appartenenti ad ordini indegni, rappresentati da “ Maestri di pensiero truffaldino “, come emerso in varie occasioni da una cronaca odierna, giorno per giorno, sempre di più nera .

Intanto per non divenire Cavalieri erranti, è meglio trasformarsi in Nobili
Gentiluomini di pensiero Cristiano, ed applicando il pensiero caritatevole FRANCESCANO.

Però per essere anche saldi, e restare con i piedi a terra , il cuore e la mente non dovrà omettere anche l'aspetto del pensiero costruttivo politico-sociale “ROOSEVELTIANO “, di stampo, umanistico ed umanitario, molto più incline ed idoneo su questa terra che non in cielo (se non per merito postumo ).

Tale Pensiero laico-integrato è mirato a costruire un Umanesimo integrale, anche laico, non lontano da quello Cristiano, e senza fraintendere e sviare i percorsi obbligati per raggiungere ed ottenere la Misericordia e la Compassione, unica strada finale e meritevole che in primis sarà rimessa alla volontà di Dio, e poi a quella degli uomini degni .

Pertanto per comportarci da “ NOBILI GENTILUOMINI ”, applicando tali pensieri espressi, non dimentichiamo che il mondo ha bisogno di persone che non dimentichino che i bambini hanno bisogno di   “ adulti coscienziosi  “.

Persone che ricordino pure che l' anzianità non è un “ fastidio “, ma rappresenta  un valore aggiunto.
Che lo svantaggio precostituito va rimosso mirando alla cultura dell' inclusione e del confronto umano e civile.

Che la dignità, la reciprocità, il rispetto, la responsabilità, il diritto ed il dovere, la giustizia sociale, la legalità, la fratellanza , la solidarietà, la generosità, l'etica, la pace, l'amore, la compassione, la misericordia ,  SONO VIRTÙ, valori per i quali un vero “ CAVALIERE ” combatte, e che oggi sarà meglio definirlo come            “ NOBILE GENTILUOMO “.

 Ma purtroppo, oggi, constatiamo che queste sono “ le Parole mancanti “ ed importanti da ritrovare nel       “ Vocabolario dell' Umanità “, giacché dimenticate, pagine strappate dalle “ mani immeritevoli ”, ignave e crudeli dell'attualità contemporanea.

I “ Sogni possibili ” non appartengono all' utopia, anche se spesso  definiti impossibili , perché non sono privi di speranza fattiva, se pur ancora lontana.

 Ma è bene ricordare che “ I Sogni del maledetto “, sono gli unici ad essere “ impossibili da subito ”.
Pertanto nel “ Sogno possibile ”, se pur lontano, è mia intenzione, unitamente ad altre figure di “ NOBILI GENTILUOMI e DAME “ ( Cavalieri rivisitati nell'oggi ), COSTITUIRE un' organizzazione associativa, GENTILIZIA ed omogenea, che non avrà nessun intento di costituire un ulteriore e ridicolo Ordine Cavalleresco, ma  solo applicare  il  pensiero “Francescano e Rooseveltiano “, usufruendo del SOSTEGNO, di una omogenea FRATELLANZA Gentilizia , composta da uomini e donne che ci auguriamo di coinvolgere sempre di più, persone che oltre all' ordinaria attività delle azioni associative di normale svolgimento quotidiano, siano intenzionate a realizzare proposte integrate d' intento, mirate alla fattibilità concreta di opere sociali con l' ausilio della propria volontà, caparbietà, capacità mentali, ma soprattutto con le espressioni etiche dettate dal cuore. 

Sin da ora ringraziamo tutti coloro che ci consentiranno la realizzazione di “ tale Sogno”, rendendolo possibile .

La meta di questo nostro Sogno utopico , ma possibile , (e che senz' altro non sarà facile), sarà quella di perseverare e mai desistere nella sua progettazione , mirata alla realizzazione di una “ COMUNITA' di lavoro multisettoriale residenziale per l' integrazione sociale di soggetti svantaggiati e disagiati , nonché non inclusi ed emarginati , compreso quelli a rischio sociale .

Le categorie interessate saranno : Disoccupati ordinari in genere, soprattutto i più bisognosi di ogni età, cassintegrati , ma in primis diversamente abili , ragazzi di strada, ex carcerati recuperati, ecc..., che andranno a produrre beni e servizi , per i cittadini-fruenti che saranno i veri sostenitori finali e continui.

Pertanto non sarà nemmeno sottovalutata l'azione dell'aspetto formativo educazionale, nonché quello ludico-aggregativo-ricreativo, esteso con la creazione di eventi , manifestazioni , nonché integrato con azioni attive , a mezzo della creazione di laboratori vari , il tutto a livello intergenerazionale .

Auguriamoci che tutto ciò avvenga nell' impronta FRANCESCANA ispiratrice dell' impresa laica nell' azione Socio-politica di matrice ROOSEVELTIANA , infine  per ripartire dalle domande poste all' inizio, su chi è il Cavaliere?, e perché Cavaliere?.


In conclusione , desidero esprimere definitivamente il ricordo della mia ( e nostra) nuova definizione di tale termine , traducendolo con “NOBILI DAME E GENTILUOMINI NAPOLETANI “, di Pensiero Francescano e Rooseveltiano integrato ,


Chi sono... ( chi erano ieri )

I Cavalieri Medievali erano figli di nobili che, non essendo primogeniti, non avevano diritto neanche a una parte dell’eredità del padre oppure erano Figli di Nobiltà decadute ma ancora vivi nello spirito combattivo.

Questi rampolli avevano solo due possibilità: abbracciare la carriera  religiosa o andare a vivere, fin da bambini, presso il castello di un potente signore, dove venivano addestrati al combattimento.
In questo caso, divenuti adulti, lasciavano il castello ed in genere si mettevano al servizio di un Signore potente locale oppure vivevano senza uno scopo preciso, se non quello di prendersi con la violenza ciò che volevano.

In entrambi i casi si comportavano,  come dei briganti: saccheggiavano, rubavano, usavano la loro forza per terrorizzare, opprimere e aggredire la popolazione indifesa.

E nel tempo moltissimi di loro non avevano punti di riferimento : non erano legati a nessuno e non avevano fissa dimora.

Si spostavano continuamente ( infatti li chiamavano “ cavalieri erranti ” ) sempre per compiere scorribande e saccheggi.

La loro vita, però, non era bella. Si sentivano forti delle loro violenze, ma nel loro cuore erano inquieti e insoddisfatti, perché avevano imparato, essendo dei nobili, a destreggiarsi benissimo con le armi, erano diventati abilissimi guerrieri, coraggiosi e forti, ma tutto quello che erano e sapevano fare non serviva a nessuno, non costruiva nulla.

Nel tempo ( sec. X – XI ) questi Cavalieri erranti o non, soprattutto quando si univano per compiere le loro scorribande, divennero un vero e proprio flagello per la società medievale.

Si tentò di dare un Codice Cavalleresco a questi Uomini per dare un significato al loro vagare, regole che furono ben divulgate e che la leggenda vuole che siano state create davanti ad una Tavola Rotonda presieduta da un certo Re Artù.

Ma nonostante questo, pochi si comportavano secondo tale Codice, in fondo nessuno li controllava a riguardo, le istituzioni di allora poco se ne curavano eccetto se non per difendersi da Questi o per assoldarli nelle continue lotte di predominio territoriali.

Sino a quando la Chiesa cristiana di allora che, come succede oggi, aveva a cuore la difesa della fede in Gesù contro gli attacchi nemici e il bene della società, propose a questi Cavalieri di mettere il loro valore militare e le loro qualità (il coraggio, la forza, il desiderio di conquista…) al servizio di un grande ideale : servire la Chiesa di Cristo, difendere la fede e costruire il bene, mantenendo la pace nel popolo cristiano, proteggendo i deboli, i poveri e gli indifesi dalle prevaricazioni dei prepotenti.
Insomma la Chiesa propose loro di accettare un compito bellissimo, di assumersi una grande responsabilità.

Quello che ci colpisce è che, accettando questo compito, non dovevano rinnegare nulla di sé, anzi tutto quello che erano veniva valorizzato ed esaltato ( è così anche per noi: se usiamo un dono ricevuto per un nostro capriccio, quel dono si perde, se invece lo offriamo a Dio perché lo usi per compiere il suo disegno, il nostro dono ci frutterà il centuplo).
I cavalieri accettarono l’invito della Chiesa e nacque così l’ordine della “Cavalleria”.
Da quel momento, chi desiderava diventare un cavaliere cristiano doveva seguire una regola:
- lasciarsi educare da un maestro (un cavaliere più anziano)
- trascorrere la notte prima della solenne vestizione in preghiera
- accettare lo stile di comportamento del vero cavaliere : oltre a sapersi destreggiare valorosamente con le armi,
- perdonare, non parlare inutilmente, aver misericordia per  l’avversario sconfitto, praticare la carità,
- pregare costantemente di restare cristiano e di ricevere il perdono di Dio per la propria anima .
Durante la cerimonia dell’investitura, il cavaliere più anziano o il signore a cui giurava fedeltà gli consegnava le armi che il Vescovo aveva in precedenza benedette: la spada (a cui il cavaliere dava un nome proprio), l’elmo, la maglia di anelli di ferro ( la “cotta” ), la lancia lunga, lo scudo e gli speroni.
Infine il Signore lo colpiva con la parte piatta della spada sulla spalla o sulla guancia ed egli non doveva vacillare per dar prova di resistenza e coraggio.
Così il nuovo Cavaliere era consacrato davanti a Dio e a dei testimoni.
I Cavalieri Cristiani sono vissuti in un tempo lontano dal nostro ( 5 o 6 secoli fa), però hanno lasciato un enorme ricordo ed un’esperienza che vorremmo vivere anche noi nel nostro tempo.

Al giorno d’oggi c’è un continuo brulicare di Ordini cavallereschi che escludendo quelli falsi in tutto e per tutto, al massimo possono definirsi : salottieri, sempre pronti a partecipare a Feste di beneficenze per immortalarsi in splendide foto da cornice.
Quindi si ritiene che voler far risorgere la Cavalleria con quei Nobili Ideali
debba avvenire per altre strade...
Preferiamo far rinascere una Figura direttamente collegata alla Cavalleria ma con un’immagine più distaccata dal concetto di antiche nobiltà, piuttosto proporre positivamente, chiunque anche non nobile di nascita, rivela educazione fine, indole cavalleresca, modi signorili e rettitudine di costumi e di ideali.
Che sappia si difendere gli Antichi Valori ma senza ostentazione, proprio come si addice ad un Vero Gentiluomo.
PER QUESTO RIVOLGIAMO A TUTTI L’INIVITO A DIVENIRE DEI :
 “ NOBILI GENTILUOMINI “ e visto che viviamo nella Nostra amata Terra del Sud, abbiamo aggiunto anche : “ NAPOLETANI “ per definire luoghi e ereditarietà storiche dei Nostri Avi.
Noi certo non andiamo in giro con addosso l’armatura, non combattiamo con spade e lance e non abbiamo neppure un cavallo, però condividiamo con loro il desiderio di una vita bella, utile, con un significato grande e la decisione di essere fedeli a Dio offrendogli tutto di noi, come dice la preghiera del Cavaliere.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 LUIGI CIVOLANI






















Link alla pagina di Facebook di una Associazione promo sociale che si propone i programmi umanitari descritti sopra :

NESSUNO E' ESCLUSO